Cielo del mese
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"Saltellare tra le Costellazioni primaverili"
Stanno ormai tramontando gli astri brillanti che hanno caratterizzato la stagione invernale. Sirio, Betelgeuse, Rigel e Procione non saranno più visibili a fine marzo. Al loro posto comincia ad apparire Arturo, l'Alfa della costellazione di Boote, inconfondibile sia per il colore che per la posizione sul prolungamento delle stelle della coda dell'Orsa Maggiore. Anche la splendida Spica della Vergine inizia a farsi vedere. A sud del Gran Carro si può osservare il Leone, un magnifico asterismo che rappresenta una figura di animale accucciato. La primavera è il periodo ideale per osservare gli oggetti del profondo cielo. Guardando nella zona definita dalle costellazioni della Chioma di Berenice, dei Cani da Caccia, del Leone e della Vergine, si può vedere un'area non oscurata dalle polveri e gas della Galassia. Questa finestra galattica contiene oggetti distanti decine di milioni di anni luce, visibili con strumenti amatoriali come vaghe macchie di luce. Per trovare facilmente le altre costellazioni primaverili, si può fare riferimento al cosiddetto "triangolo primaverile" formato da Regolo (Leone), Arturo (Boote) e Spica (Vergine).
Negli ultimi anni, l’osservazione astronomica, in particolare quella a occhio nudo, è diventata sempre più difficile a causa dell’inquinamento luminoso prodotto dalle città. L’eccessiva illuminazione artificiale, spesso installata senza rispettare le normative vigenti, compromette la visibilità del cielo notturno, costringendo gli appassionati a spostarsi di chilometri per poter godere di una visione più nitida degli astri.
Secondo le disposizioni regionali, esistono linee guida volte a ridurre l’inquinamento luminoso senza compromettere la sicurezza della pubblica illuminazione. Tuttavia, la scarsa attenzione degli enti pubblici e dei privati rispetto a queste norme ha portato a un progressivo peggioramento della situazione. Le lampade ad alta intensità, i fasci di luce diretti verso il cielo e una gestione poco accorta dell’illuminazione urbana contribuiscono ad offuscare le stelle, rendendo sempre più complesso l’accesso al cielo notturno per astronomi e appassionati.
Le associazioni di astrofili e gli esperti del settore sottolineano la necessità di un intervento concreto per limitare l’inquinamento luminoso. Una corretta progettazione dell’illuminazione pubblica, con l’uso di luci schermate e regolazioni mirate, potrebbe garantire un equilibrio tra sicurezza e tutela del cielo notturno. Nel frattempo, chi desidera osservare il cosmo deve recarsi in luoghi più remoti, lontani dalle città, dove l’oscurità naturale permette ancora di ammirare la maestosità dell’universo.
Per individuare facilmente la quarta stella più luminosa del cielo, basta prolungare la coda del Grande Carro (Orsa Maggiore) disegnando un segmento curvo verso sud (vedi linea verde). In questo modo si incontrerà la stella di colore giallo, Arturo, che è la stella Alfa della costellazione Boote. Prolungando ulteriormente il segmento (linea gialla), si incontrerà un'altra stella Alfa, Spica, della costellazione Vergine. A questo punto, unendo le due stelle appena individuate, si ottiene la base del triangolo di primavera, (colore rosso) il cui vertice, guardando verso ovest, è rappresentato dalla stella Alfa della costellazione Leone, Regolo. Arturo, Spica e Regolo sono le stelle più luminose e facili da individuare.
L’inquinamento luminoso minaccia l’osservazione astronomico

Cielo di Maggio presentato da INAF
Cielo del mese
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"Saltellare tra le Costellazioni invernali" da Sud verso Est e Ovest
Per "saltellare tra le stelle", noto come Star Hopping, è necessario riconoscere le varie costellazioni che la stagione ci offre. Per prima cosa, dobbiamo individuare la costellazione più facile da riconoscere, ed essendo in inverno come si può osservare dalla cartina a lato e, la costellazione che colpisce maggiormente, osservando verso sud, è Orione. Essa è facile da individuare perché, oltre ad avere due delle stelle più luminose che il cielo d'inverno offre, si riconosce subito dalle tre stelle allineate che formano la famosa "Cintura di Orione". Individuata la stella " ", ( Betelgeuse, di colore giallo arancio, possiamo tracciare una linea immaginaria verso Est fino a trovare una stella luminosa, l'alfa della costellazione del Cane Minore, Procione, creando il primo lato del Triangolo Invernale. Sempre partendo dalla stella Betelgeuse, tracciamo l'altro lato, questa volta verso Sud, fino a trovare la stella più luminosa del cielo invernale, Sirio, della costellazione del Cane Maggiore. A questo punto, basta congiungere le stelle Sirio e Procione con un'altra linea per chiudere il Triangolo Invernale di colore rosso. Adesso abbiamo individuato tre costellazioni: Orione, Cane Maggiore e Cane Minore, e conosciuto le loro stelle Alfa: Betelgeuse, Sirio e Procione.
Per scoprire altre costellazioni, dobbiamo continuare a creare virtualmente delle linee che ci forniranno i riferimenti per lo "Star Hopping". Ad esempio, raddoppiando il lato est del Triangolo Invernale, cioè il segmento che unisce le stelle Procione e Betelgeuse (segmento arancione), arriveremo in una zona dove si trova una stella rossa chiamata Aldebaran, la stella alfa della Costellazione del Toro, conosciuta anche come l'occhio del Toro. Prolungando ancora per mezzo segmento arancione, raggiungeremo una zona in cui osserveremo un gruppo di sei stelle, note come le Sette Sorelle, che formano un ammasso aperto di stelle chiamato le Pleiadi, o nel catalogo " " M 45.
Proseguendo nella nostra passeggiata tra le costellazioni, prendiamo come riferimento la stella "Beta Rigel" di Orione, la seconda più luminosa della costellazione. Tracciamo una linea virtuale (linea viola) che passa alla sinistra della prima stella "Zeta Alnitak", situata a sinistra della cintura di Orione, fino ad arrivare in una zona del cielo dove sono ben visibili due stelle, Castore e Polluce (la più luminosa è Polluce), della costellazione dei Gemelli. Ricapitolando, abbiamo imparato a conoscere le cinque costellazioni più note del cielo invernale: Orione con le stelle Betegeuse e Rigel, Toro con la stella Aldebaran, Cane Maggiore con la stella Sirio, Cane Minore con la stella Procione e Gemelli con Castore e Polluce.
Adesso passiamo alle costellazioni poco visibili dai cieli di Livorno. Ahimè, l'inquinamento luminoso colpisce anche per alcune decine di chilometri dalla sorgente luminosa, impedendo di osservare tutte le altre costellazioni che, in un cielo privo di inquinamento, si vedrebbero molto bene. Abbiamo conosciuto due delle dodici costellazioni dello Zodiaco: la costellazione dei Gemelli e quella del Toro. Adesso proviamo a conoscere un'altra costellazione dello Zodiaco, l'Ariete, cercando di individuare la sua stella alfa, Hamal. Premesso che gli asterismi virtuali sono soggettivamente immaginati e non sono mai precisi perchè disegnati su carta, ma necessari per individuare la stella di riferimento della costellazione cercata in una determinata zona di cielo. Come sempre partiamo dalla ormai nota costellazione di riferimento, Orione. Occorre tracciare virtualmente un segmento (in questo caso di colore bianco) partendo dalla prima stella a sinistra della cintura di Orione, "Alnitak", parallelamente al segmento che le due stelle Rigel e Saiph disegnano, prolunghiamo, quindi, il segmento fino a che non arriviamo in una zona di cielo dove è possibile osservare la stella Hamal della costellazione dell'Ariete, non sempre visibile per l'inquinamento. A questo punto, adoperando questo sistema con una cartina in mano, sarà possibile trovare le altre costellazioni come la costellazione Lepre, cercando la stella "Ameb", e la costellazione Balena, attraverso la sua stella "Menker". Buon Star Hopping e cieli sereni.
Adesso passiamo alle costellazioni poco visibili dai cieli di Livorno. Ahimè, l'inquinamento luminoso colpisce anche per alcune decine di chilometri dalla sorgente luminosa, impedendo di osservare tutte le altre costellazioni che, in un cielo privo di inquinamento, si vedrebbero molto bene. Abbiamo conosciuto due delle dodici costellazioni dello Zodiaco: la costellazione dei Gemelli e quella del Toro. Adesso proviamo a conoscere un'altra costellazione dello Zodiaco, l'Ariete, cercando di individuare la sua stella alfa, Hamal. Premesso che gli asterismi virtuali sono soggettivamente immaginati e non sono mai precisi perchè disegnati su carta, ma necessari per individuare la stella di riferimento della costellazione cercata in una determinata zona di cielo. Come sempre partiamo dalla ormai nota costellazione di riferimento, Orione. Occorre tracciare virtualmente un segmento (in questo caso di colore bianco) partendo dalla prima stella a sinistra della cintura di Orione, "Alnitak", parallelamente al segmento che le due stelle Rigel e Saiph disegnano, prolunghiamo, quindi, il segmento fino a che non arriviamo in una zona di cielo dove è possibile osservare la stella Hamal della costellazione dell'Ariete, non sempre visibile per l'inquinamento. A questo punto, adoperando questo sistema con una cartina in mano, sarà possibile trovare le altre costellazioni come la costellazione Lepre, cercando la stella "Ameb", e la costellazione Balena, attraverso la sua stella "Menker". Buon Star Hopping e cieli sereni.
Per scoprire altre costellazioni, dobbiamo continuare a creare virtualmente delle linee che ci forniranno i riferimenti per lo "Star Hopping". Ad esempio, raddoppiando il lato est del Triangolo Invernale, cioè il segmento che unisce le stelle Procione e Betelgeuse (segmento arancione), arriveremo in una zona dove si trova una stella rossa chiamata Aldebaran, la stella alfa della Costellazione del Toro, conosciuta anche come l'occhio del Toro. Prolungando ancora per mezzo segmento arancione, raggiungeremo una zona in cui osserveremo un gruppo di sei stelle, note come le Sette Sorelle, che formano un ammasso aperto di stelle chiamato le Pleiadi, o nel catalogo " " M 45.
